Non solo uno spostamento di capelli, ma una cura per migliorarne la salute

Il Dr. Schiavone è una delle maggiori esperienze italiane nel trapianto dei capelli.

E’ stato membro fondatore e quindi primo presidente eletto della Società Italiana per la Cura e Chirurgia della calvizie (ISHR), facendola diventare la branca italiana della società internazionale (ISHRS) già nel 1996.

La sua formazione è avvenuta con maestri come Walter e Martin Unger, Rolf Nordstrom, Dowling Stough, Joe Greco, Ron Shrapiro, Carlos Uebel.

E’ stato il primo specialista italiano ad essere nominato tra i componenti della “International board of directors”, l’organo che coordina le attività della ISHRS (International society for hair restoration surgery), la principale associazione di chirurghi che praticano il trapianto, per numero di iscritti, del mondo.

Ha una casistica personale di migliaia di interventi di trapianto eseguiti in Italia ed all’estero, molte centinaia dei quali all’interno di un ospedale e centro di ricerca dermatologico, l’ I.D.I. di Roma, presso il quale è possibile ancora oggi, con la sicurezza che solo un ospedale consente, essere sottoposti ad un autotrapianto di capelli evoluto in tutte le sue varianti tra cui fue automatizzata e fut con riduzione della cicatrice, entrambe con assistenza biologica.

E’ stato invitato a partecipare attivamente a decine di congressi medici in Italia e sopratutto all’estero sul tema dell’autotrapianto biologicamente attivato, una tecnica che si basa sull’associazione dell’autotrapianto f.u.e. o f.u.t. con terapie biologiche e cellulari derivate dal plasma, di cui è pioniere (prp o il-prf).

L’autotrapianto infatti, se rappresenta un artificio tecnico mediante il quale i capelli sani dell’area occipitale sostituiscono quelli ammalati delle regioni frontali, è ben lontano dal costituire una cura per i capelli non trapiantati, che, intorno all’area sede del trapianto, subiranno la progressione dell’alopecia androgenetica.

Questi ultimi, già a forte rischio di ammalarsi, spesso soffrono per il trauma che ogni tipo di trapianto produce, peggiorando la situazione clinica post-intervento (shockloss vedi foto).

La tecnica dell’autotrapianto biologicamente attivato è stata presentata per la prima volta dal Dr. Schiavone a Lucerna nel corso di “ISDS World”, il 33 meeting mondiale della società internazionale di chirurgia dermatologica nella tavola rotonda “Follicular hair transplantation”, con l’obiettivo di fornire un sostegno biologico al capillizio nell’autotrapianto.